Il pianeta sta annegando nell'inquinamento da plastica. La plastica è stata trovata sulla vetta più alta del mondo e sulla sua fossa oceanica più profonda. È finito sulle coste dell'Antartide e sulle spiagge di isole remote e disabitate nel Pacifico meridionale.
Il problema è di così vasta portata che è difficile sapere da dove iniziare a ripulirlo. Ma la startup britannica Ellipsis Earth crede di poter aiutare.
Utilizzando droni dotati di telecamere, Ellipsis mappa la posizione dell'inquinamento da plastica. Attraverso il software per computer e il riconoscimento delle immagini, è quindi in grado di identificare il tipo di plastica, le sue dimensioni e, in alcuni casi, anche la marca o l'origine dei rifiuti. Questi dati possono essere utilizzati per informare le soluzioni.
"Saremmo in grado di scoprire che 'Beach X' ha un sacco di reti da pesca e trappole per aragoste scartate, mentre 'Beach Y' ha un sacco di salviettine umidificate per l'igiene e l'igiene", afferma Ellie Mackay, fondatrice e CEO di Ellipsis.
Per lo scenario Beach X, "dobbiamo parlare con l'industria della pesca e ottenere una regolamentazione sullo scarico delle reti fantasma", dice alla CNN. Mentre per Beach Y, "si tratta di educare le persone a non gettare le cose nel water e di parlare con le fognature locali".
La tecnologia consente a Ellipsis di eseguire un rilevamento in pochi minuti, molto più velocemente del tipico metodo a piedi.
Mappare il mondo
La startup, fondata ufficialmente nel 2019 dopo diversi anni di ricerca e sviluppo, ha intrapreso progetti in tutto il mondo, dalla costa del Regno Unito alle rive del fiume Gange in India.
Il progetto che ha colpito maggiormente Mackay è stato nelle Isole Galapagos, a circa 620 miglia al largo della costa dell'Ecuador. "Ci sono coste che non sono cambiate da quando [Charles] Darwin ha messo piede su quelle spiagge, tanti anni fa", dice. "L'unica differenza - l'unica prova che l'uomo esiste - è nella plastica su tutte le spiagge".
